La narrazione della vita pubblica si fonda su divisioni; solo per citarne alcune: SiVax/NoVax, SiGuerra/NoGuerra, SiEuro/NoEuro, SiLgbt/NoLgbt, ecc. E il risultato di queste divisioni, in genere, è che le due fazioni contrapposte arrivano ad odiarsi.
Mi ha sempre turbato questo fenomeno, perché sentivo che c’era qualcosa di più profondo che soggiaceva alle diverse divisioni, una dinamica costante che tutte le nutriva e che di tutte si cibava. Per scoprire questa dinamica, ho chiesto aiuto alle Fiabe e allora tutto si è rivelato in modo molto più chiaro.
Nelle fiabe, infatti, c’è un fatto apparentemente molto strano: il protagonista o la protagonista, cioè colui o colei che alla fine diventerà l’Eroe, non odia.
Eppure ne avrebbe tutte le ragioni! Hai una matrigna che ti maltratta, delle sorellastre che ti insultano, un mago nero che attenta alla tua vita. Eppure…, eppure no.